Pensato 60 anni fa per la stampa, "se imposto a tutti i blog, anche amatoriali, e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste - 25 milioni di vecchie lire - l'obbligo di rettifica metterebbe di fatto un silenziatore alla libera espressione in Internet", ha detto Guido Scorza, avvocato ed esperto della Rete, che con Alessandro Gilioli ed Enzo Di Frenna ha promosso l'iniziativa [Fonte: La Repubblica]
Qualcuno potrebbe spiegarmi il motivo di tutto questo frastuono? Sinceramente non capisco dove sia la limitazione alla libertà di espressione.
Non vedo come il diritto di opione venga sminuito dall'obbligo di rettifica, obbligo sacrosanto visto che oggi la rete permette a tutti di scrivere e condividere opinioni e mi sembra giusto, qualora queste opinioni ledano il diritto altrui, di essere rettificate obbligatoriamente.
Sappiamo tutti che la rete non dimentica: fatti e nomi restano incisi nella rete per sempre.
La legge deve proteggere tutti, troppo facile accusare e screditare via blog in forma anonima.
Io sarei favorevole alla scomparsa totale dell'anonimato in rete; Internet non è e non deve diventare un'area franca dove poter commettere qualunque forma di reato...
I diritti del mondo reale devono essere tutelati soprattutto in rete dove per sua natura è difficile se non impossibile riparare ai danni causati!
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.