Wind, in veste di provider, ha avviato da tempo una sorta di incentivo per editori Web a rendere disponibili i propri contenuti anche nei sistemi i-mode.
L'incentivo consiste in una remunerazione in base alla quantità di utenti e al tempo che essi trascorrono visitando le nostre pagine collegandosi tramite rete I-mode.
Un sistema, quindi, dove il provider ripartisce una parte dei ricavi agli editori che, grazie ai loro contenuti, creano negli utenti una particolare necessità che si trasforma poi in traffico fatturabile per Wind.
Applicando la stessa filosofia al Web, sempre che sia tecnicamente possibile, un editore on-line guadagnerebbe per esempio una determinata quota per ogni visitatore ricevuto o per ogni pagina visualizzata, guadagno che non arriverebbe per forza dal provider, sicuramente poco incline a spartire i guadagni, ma anche da altri sistemi di transazione online.
Per esempio, un ipotetivo Google Wallet che permettesse di gestire nanotransazioni da 0.01 euro per poter visualizzare un determinata pagina, permetterebbe la creazione di un modello economico che garantirebbe agli editori di potersi concentrare esclusivamente sul loro prodotto editoriale, avendo un riscontro diretto sugli investimenti in termini di qualità e quantità dei contenuti, visto che al crescere dei contenuti avrebbero sicuramente una crescita di traffico prodotto o nanotransazioni.
Che il futuro di Internet sia quindi in questo sistema di nanopagamenti/ nanotransazioni invece che l'attuale modello "contenuti => pubblicità" , modello spesso un pò troppo elitario, volatile e discontinuo?
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.