Sui forum dedicati ai motori di ricerca, una delle domande più frequenti riguarda il crollo vertiginoso di pagine indicizzate. In molti casi si legge che siti da 5-6.000 pagine si ritrovano all'improvviso con sole 10-15 pagine, con ovvi problemi di crollo del traffico proveniente da Google.
Qualche tempo fa avevo scritto riguardo Link e Bigdaddy, come semplice sensazione e analizzando i primi risultati di un test che stavo conducendo.
Per quanto riguarda Big Daddy, comfermo come scritto in precedenza che secondo me si tratta di una specie di algoritmo di supporto al normale crawling con una sola funzione: quella di analizzare e rettificare i link delle varie pagine e dei siti man mano che vengono indicizzati.
In caso Big Daddy reputi negativamente un sito, il sistema prevede di ridurre in una certa misura l'indicizzazione delle sue pagine, un pò come se dicesse "Questo sito è spazzatura, mi limito alla sola homepage".
La cosa particolare è che un sito colpito da Big Daddy tende ad essere di fatto cancellato dalla rete e renderlo praticamente inutilizzabile e quindi destinato semplicemente a morire.
Il motivo è semplice.
BigDaddy analizza un link e ne valuta provenienza e motivo di esistenza.
Se io linko un sito "penalizzato" andrò facilmente incontro a penalizzazioni da parte di Google, per la logica imposta da Bigdaddy secondo la quale ogni sito è responsabile dei siti linkati.
Se io linko un sito spammer, giustamente dovrei essere penalizzato.
Una volta che il sito è quindi penalizzato, nessun Seo o Webmaster che sia capace di rilevare il problema accetterà di linkarci con la conseguenza che non riuscendo più a trovare link resteremo penalizzati per molto molto tempo.
Le problematiche sorte da BigDaddy richiedono di invertire immediatamente la rotta verso un sistema di ricerca e incremento dei link in entrata che si discosti da un metodo "quantitativo" (low cost) e punti maggiormente sulla qualità.
Le conseguenze negative di tale algoritmo devono però essere per forza compensate da un altro fatto, in quanto resto della convinzione che il sistema tende ad essere sempre e comunque bilanciato e accessibile teoricamente da tutti.
Per bilanciare il sistema, l'unica cosa che ho notato è che rispetto a prima occorrono molti meno link per essere posizionati, sovvertendo definitivamente il concetto di pagerank quantitativo e rafforzando quello che da molti seo è considerato il trust rank.
Le problematiche inerenti la crescita naturale di popolarità sono però molto complesse e il sistema per risolverle probabilmente non sarà accessibile a tutte le aziende.
Costruire in laboratorio un motivo per cui altri siti decidano di dedicarci un link è ai limiti dell'impossibile e richiede sicuramente un certa dose di esperienza, fortuna e conoscenza. ;)
Link, Big Daddy e riduzione pagine indicizzate

Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.