Ponendo il link come elemento centrale del mio algoritmo, e lavorando su strumenti e sistemi variegati per individuare i link "fraudolenti", come potrei sviluppare un tools infallibile per etichettare con precisione chirurgica tutto lo spam nel Web?
Semplice, sfrutto l'impazienza e il timore dei Seo, per costringerli ad autodenunciarsi.
Si, il tanto acclamato Link Disavow Tools servirà infatti a questo: escludere pagine e domini per aiutare Google a stilare una lista di siti spam e di scarsa qualità, da mandare subito al patibolo
D'ora in poi, quando decine e decine di utenti segnaleranno in quel tool un dominio, Google avrà il riscontro indiretto che se addirittura i Seo non vogliono quei link, gatta ci cova.
Ringrazio Riccardo per lo screen rubato
Le voci sulle tecniche di controposizionamento, oggettivamente mai scientificamente provate, hanno instillato nei Seo la paura che con una qualsivoglia attività esterna, sia possibile deteriorare il posizionamento di un sito Web.
Una logica forse adatta a Volunia, ma difficilmente partorita dai laboratori Google.
E cosi, dopo aver creato il panico e costretto migliaia di "Seo" o aspiranti tali, a scrivere email per la rimozione dei link, ora Google cavalca la moda, sfruttando i Seo per creare l'algoritmo antispam più preciso e affidabile di sempre.
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.