La questione era nell'aria ormai da tempo e già realtà in Gran Bretagna, dove i risultati complessivamente sono stati fallimentari, come si può facilmente apprendere dai diversi blog inglesi.
Ieri, Google ha lanciato il progetto lamiaimpresaonline.it con l'obiettivo di portare le aziende in rete, tra l'altro pubblicizzandolo direttamente in homepage.
Con partner come Seat PG, Register e Poste Italiane, Google offrirà siti web gratuiti, ecommerce e pubblicità a costo zero. (che in realtà è ingannevole, visto che per quanto riguarda i siti web sono gratuiti solo il I anno, solo 3 mesi per l'ecommerce e la pubblicità a costo zero da loro reclamizzata vale per i primi 100 euro di adowords...)
Ma sarà davvero cosi?
Il lancio dei siti web low cost se non addirittura gratuiti, con l'incentivo di portare le aziende in rete, ha provocato infatti parecchie lamentele in UK, dove disservizi, siti amatoriali e quant'altro hanno fatto ben poco per lo sviluppo reale dei siti web aziendali.
La qualità dei siti web (esempio1, esempio2, esempio3) è chiaramente amatoriale, figlia del cuggggino dell'amico che fa siti web a 10 euro.
Sul concetto del sito web non mi preoccuperei nemmeno tanto; tuttavia qui c'è un problema a mio avviso ben più grosso: Google, con la sua evidente posizione dominante, può davvero schierarsi apertamente con agenzie e aziende che vendono servizi web?
Che ne sarà di tutte le migliaia di piccole agenzie Web che già oggi con molta difficoltà producono il web italiano?
Per ora la rete italica tace, ma sarei curioso di conoscere il vostro parere
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.